ORAZIO CARPENZANO
Orazio Carpenzano, nato a Modica nel 1958, è un architetto e accademico italiano di rilievo, noto per il suo contributo alla progettazione architettonica e urbana. Attualmente è Professore Ordinario presso la Facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza di Roma, dove ricopre il ruolo di Preside dal 2020. Dal 2016 al 2020 è stato Direttore del Dipartimento di Architettura e Progetto (DiAP), uno dei principali centri di ricerca e didattica dell’ateneo.
Nel corso della
sua carriera, Carpenzano ha partecipato a numerosi concorsi di architettura sia
in Italia che all’estero, ottenendo importanti riconoscimenti. Tra le sue opere
più significative spiccano il Fellini Museum a Rimini, il progetto per il nuovo
Corso Trento e Trieste a Lanciano e la Piazza delle Pietre d’Italia a
Redipuglia. Le sue creazioni sono state presentate in prestigiose esposizioni,
tra cui la Biennale di Venezia, oltre che in mostre internazionali a Roma,
Barcellona e Delft.
Il suo lavoro
si caratterizza per un’attenzione profonda alla condizione contemporanea delle
città, esplorando l’intersezione tra architettura, arte e tecnologie avanzate.
Dal 2002, con il progetto Altroequipe, ha sviluppato una serie di iniziative
sperimentali come Physico, Sylvatica, Pycta e Hallalunalalone,
che combinano danza, suono, spazio architettonico e strumenti tecnologici
innovativi, come il motion capture e la motion graphics.
Orazio
Carpenzano è autore di oltre cento saggi e numerose pubblicazioni sui temi
delle teorie e tecniche della progettazione architettonica e urbana. Tra i suoi
libri più noti figurano:
- Le Mura di Roma. Una infrastruttura
culturale ed ecologica per la città contemporanea (2024)
- Il Colosseo, la piazza, il museo,
la città (2021)
- Roma tra il fiume, il bosco e il
mare (2019)
- Qualcosa sull’architettura. Figure
e pensieri nella composizione
(2018)
- Lo storico scellerato (2019)
- Roma in movimento. Pontili per
collegare territori sconnessi
(2019)
Le sue ricerche
affrontano il rapporto tra architettura e città, con particolare attenzione
alle strutture insediative, alle stratificazioni urbane e alla loro
trasformazione tra modernità e contemporaneità. Carpenzano esplora come i
linguaggi architettonici e i temi progettuali possano dischiudere nuove
possibilità di conoscenza e sintesi compositiva, mettendo in luce l’importanza
di una sensibilità ricettiva e di una riflessione critica.
Oltre alla sua
attività accademica e progettuale, Carpenzano ha ricoperto ruoli istituzionali
di rilievo, tra cui membro esperto del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici
e direttore editoriale della piattaforma ArchiDiAP, dedicata all’architettura.
Ha ideato l’evento Roma come stai? e cura le Conversazioni di
Architettura a Palazzo Venezia nell’ambito della manifestazione VIVE (ex
ArtCity), collaborando con personalità e istituzioni di rilievo.
Dagli anni ’80,
Carpenzano si è confrontato con la progettazione edilizia e la produzione
architettonica, sviluppando una consapevolezza sempre maggiore sulla necessità
di comprendere i sistemi insediativi attraverso lo studio delle morfologie dei
siti e l’analisi critica dei condizionamenti soggettivi e oggettivi dei luoghi.
La sua opera rappresenta un punto di riferimento nell’architettura
contemporanea, coniugando ricerca culturale, sensibilità artistica e
innovazione tecnologica.
Domande:
-
In
che modo l'uso di tecnologie avanzate, come la motion capture e la motion
graphics, ha influenzato il suo approccio alla progettazione e come queste
tecnologie possono essere applicate per ridefinire il rapporto tra architettura
e interazione umana?
-
In
base alla propria esperienza nel mondo e alla continua ricerca ed uso della
tecnologia, pensa che l’Italia come potenziale paese caratterizzato da
storicità e morfologie particolari delle città, possa usufruire mai di
tipologie architettoniche e sviluppo in ambito tecnologico-architettonico nei
prossimi anni, potrà mai diventare un paese come quelli europei a impatto zero
e/o caratterizzato da particolari architetture con impatto ambientale e
funzionalità tipo?
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